Se avete mai visitato una stalla in Alto Adige, vi sarete forse meravigliati dei nomi spesso buffi o bizzarri, come “Fleckchen”, “Stinker” o “Nilli”, che diamo alle nostre vacche. L’abitudine di battezzare i nostri vitelli ha una lunga tradizione. Ai vitelli vengono sempre dati nomi che iniziano per la stessa iniziale del nome della madre. Se durante le vostre passeggiate attraverso le Dolomiti vi capita di incontrare una mandria pascolante, potreste notare “Resi” assieme al suo vitellino “Rotschopf” che brucano i ricchi prati del altopiano del Renon accanto a alla mucca “Sigi” e al vitello “Super”.
Questa tradizione aiuta noi contadini a seguire e controllare l’ascendenza dei nostri animali. Esattamente come gli esseri umani, anche le mucche hanno difetti e comportamenti ereditari e questa tradizione ci aiuta nel adattarci alle loro particolarità.
I nostri animali ci stanno molto a cuore.
Questa tradizione aiuta noi contadini a seguire e controllare l’ascendenza dei nostri animali. Esattamente come gli esseri umani, anche le mucche hanno difetti e comportamenti ereditari e questa tradizione ci aiuta nel adattarci alle loro particolarità.
I nostri animali ci stanno molto a cuore.