Il castagno è distribuito nelle zone temperate dell’emisfero settentrionale ed in Europa, più di tante altre specie arboree, ha svolto una funzione vitale, così importante da meritare l’appellativo di “albero del pane”. Conosciuta già nell’antica Grecia, la castagna e l'uso della farina di castagna, fu una delle fonti principali per l'alimentazione e riuscì a compensare per lunghi archi di tempo, fino ai tempi moderni, la carenza di cereali. L'importanza che il frutto ha da sempre rivestito nella coltivazione del castagno alle nostre latitudini è testimoniata da tutta una serie di documenti che ne segnano il cammino via via nel tempo e fanno capire come essa influenzò la cultura dei luoghi.
L’altipiano del Renon che sovrasta la Val d’Isarco si addice al meglio per la crescita del castagno. Un'unica fascia di castagneti si estende dal monastero di Novacella (Neustift) presso Bressanone lungo le pendici della Valle Isarco fino all'altopiano del Renon e giù nella conca di Bolzano fino al leggendario Castel Roncolo: un percorso ideale per il sentiero denominato dialetticamente “Keschtnweg”, dunque “sentiero delle castagne”.
Con una lunghezza complessiva di 63 km, il “Keschtnweg” può essere percorso in più tappe. Il tratto da Auna di Sotto (Unterinn a. Ritten) a Sant’Ingenuino (Saubach) di 17 km è la tappa più lunga e probabilmente anche la più suggestiva dell’intero percorso.
Specialmente in autunno, quando i castagneti si tingono dei più svariati colori in un paesaggio dal fascino incomparabile, il sentiero dei castagneti sul Renon si trasforma in un paradiso escursionistico, tra boschi misti, prati verdi e imponenti castagneti secolari. Qui si viene condotti in luoghi ricchi di monumenti naturali che testimoniano una cultura secolare in luoghi leggendari.
L’autunno è pure la stagione del “Törggelen” in Alto Adige. Enoteche e osterie agricole aprono le loro porte, servendo prelibatezze sudtirolesi, vino novello e naturalmente castagne. La castagna è l’ingrediente base per la preparazione di vari piatti, come antipasti, zuppe, risotti, contorni e svariati dolci o semplicemente cotte al forno, sempre fragranti e gustose da far sciogliere l’acquolina in bocca a qualsiasi palato.
L’altipiano del Renon che sovrasta la Val d’Isarco si addice al meglio per la crescita del castagno. Un'unica fascia di castagneti si estende dal monastero di Novacella (Neustift) presso Bressanone lungo le pendici della Valle Isarco fino all'altopiano del Renon e giù nella conca di Bolzano fino al leggendario Castel Roncolo: un percorso ideale per il sentiero denominato dialetticamente “Keschtnweg”, dunque “sentiero delle castagne”.
Con una lunghezza complessiva di 63 km, il “Keschtnweg” può essere percorso in più tappe. Il tratto da Auna di Sotto (Unterinn a. Ritten) a Sant’Ingenuino (Saubach) di 17 km è la tappa più lunga e probabilmente anche la più suggestiva dell’intero percorso.
Specialmente in autunno, quando i castagneti si tingono dei più svariati colori in un paesaggio dal fascino incomparabile, il sentiero dei castagneti sul Renon si trasforma in un paradiso escursionistico, tra boschi misti, prati verdi e imponenti castagneti secolari. Qui si viene condotti in luoghi ricchi di monumenti naturali che testimoniano una cultura secolare in luoghi leggendari.
L’autunno è pure la stagione del “Törggelen” in Alto Adige. Enoteche e osterie agricole aprono le loro porte, servendo prelibatezze sudtirolesi, vino novello e naturalmente castagne. La castagna è l’ingrediente base per la preparazione di vari piatti, come antipasti, zuppe, risotti, contorni e svariati dolci o semplicemente cotte al forno, sempre fragranti e gustose da far sciogliere l’acquolina in bocca a qualsiasi palato.